(1084) Crepuscolo

Scende la luce e scende il giorno che si corica sul selciato aspettandosi un po’ di silenzio. Ma il silenzio parla comunque, specialmente a chi non ha voglia di ascoltare. E il silenzio parla di scelte fatte e non fatte, quelle azzeccate e quelle che sono state un disastro. Le scelte disastrose son quelle che fanno più casino, riducono il silenzio in briciole.

Quindi una sta lì ad ascoltare e si arrende al fatto che i conti non tornano, che dovrebbe stare bene e invece no. E si domanda perché no. E comincia a scandagliare il passato e trova tutte le magagne del caso (siamo tutti pieni di sporcizia nascosta sotto il tappeto che dovrebbe scomparire e invece si sedimenta). E non è che hai sempre voglia di star lì a pulire, è sceso il giorno anche per te e tutta la stanchezza del Creato.

Non si sa il perché, ma è al crepuscolo che la polvere si alza. Aspetta di avere tutta la tua attenzione per materializzarsi davanti ai tuoi occhi che si stanno chiudendo ben sapendo di non poter avere riposo. Le cose si squagliano assieme alle motivazioni e ti rimangono in mano tristi rimasugli di conseguenze. E che te ne farai mai di tutta quella roba? Boh.

La si mette sotto al tappeto, ovviamente. Strato su strato. Potrai mai perdonartelo? Il tuo essere quella delle scelte sbilenche, delle motivazioni da torero, delle posizioni granitiche su pavimenti scivolosi. Potrai mai perdonartelo? Al crepuscolo puoi. Sì, perché ne hai piene le palle di giudicare ogni pensiero e ogni passo che hai fatto nel corso di tutta la tua esistenza e meno male che la memoria ti oscura buona parte del vissuto altrimenti non ne usciresti viva.

Ecco: l’intenzione è di uscirne viva. Una volta focalizzato l’obiettivo si fa in fretta a prendere una direzione e – senza guardarsi troppo indietro – si taglia diritto per di là.

Se’… ti piacerebbe. Dai, non ci credi neppure tu. E smettila di ridere!

 

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(836) Determinazione

Bisogna calibrarla per bene, ma se riesci a maneggiarla con destrezza puoi fare della tua vita un capolavoro. Ad alcuni vien facile, nascono con questo dono, ad altri ci vuole anche un’intera esistenza per prenderne possesso e i risultati tardano ad arrivare. Eh, questione di culo.

Comunque, si può imparare a tenere botta e perseverare se ci tieni davvero. Più è solida la tua motivazione e più ti viene la forza per andare fino in fondo. Una questione di allenamento, suppongo, un po’ come tutto nella vita.

La cosa difficile è usarla il giusto, non superare certi limiti, non usare violenza né contro sé stessi né contro gli altri né contro gli eventi e il tempo. Non puoi assoggettare l’universo ai tuoi voleri, puoi invece aiutare l’universo affinché ti sostenga per raggiungere i tuoi obiettivi.

Decidi cosa vuoi e muoviti di conseguenza.

Sembra facile. Soltanto che ogni giorno te lo devi ricordare e ogni giorno te lo devi ripetere e ogni giorno devi fare in modo di crederci. Devi esserci. Devi evitare distrazioni. Devi mantenere solidamente il tuo intento. No, il raggiungimento dell’obiettivo non è mai gratis. Non è così che funzionano le cose. Nessuno può fare il lavoro per te. E nessuno può chiarirti le idee quando sei confuso, e più sei confuso e più le cose vanno in malora.

La determinazione viene svilita, molto spesso, viene etichettata come caparbietà, ma si sta parlando di due posizioni mentali e d’anima molto diversi. La persona caparbia non sente ragioni, la persona determinata non si arrende davanti agli ostacoli. La persona caparbia se ne frega di quello che gli sta attorno, la persona determinata si muove in accordo con l’ambiente – senza obbligatoriamente scendere a troppi compromessi – per proseguire. La persona caparbia sbatte la testa contro il muro finché il muro non si spacca, la persona determinata se quello che sta facendo non ha più senso, non è più motivante, non va più bene allora si ferma. Si ferma e cambia obiettivo.

Il mondo vegetale ce lo insegna: se vuoi vivere non c’è nulla che ti possa fermare. Hai a tua disposizione la terra, l’acqua, il vento, il fuoco, non puoi fare altro se non crescere. Credo che sia questo il vero miracolo: mantenere forte la nostra determinazione nell’amare la vita, nonostante tutto e sempre.

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