(1086) Kleenex

Vanno via come le caramelle. Una volta che hai sulla scrivania una di quelle confezioni carine che ti fa spillar fuori i fazzolettini uno dopo l’altro è finita. Si perde il controllo. Le ciliegie a confronto perdono appeal perché loro sono lassative, ma i Kleenex no. Vittoria su tutta la linea.

Mi piacerebbe individuare nelle mie competenze quella che può produrre effetto Kleenex, mi risolverei la vita. 

Dovrebbe essere utile, morbida e a portata di mano. Facile da applicare a un target trasversale e che lasci un buon ricordo. Eh. Sono convinta che esiste in me questa competenza, che è più indole che frutto dell’esperienza, ma non avendo mai fatto analisi approfondita sull’argomento ancora mi è nascosta alla vista. Ci ho pensato adesso che ho posato lo sguardo sui Kleenex che ho posizionato esattamente sulla scrivania davanti a me, accanto al monitor. In evidenza, senza clamore. Stanno lì, e si offrono senza jingle né balletto, consapevoli che prima o poi io allungherò la mano e ne prenderò uno per usarlo. 

Forse se questo pensiero mi fosse venuto prima a quest’ora sarei altrove a fare altre cose. Forse non m’è venuto prima perché c’era scritto che avrei dovuto trovarmi qui e non altrove. Forse m’è venuto ora perché da qui in poi potrei aver bisogno di un superpotere per farmi arrivare in un luogo che ancora ignoro, a fare qualcosa che manco mi so ancora immaginare. Forse sono solo pazza e sto perdendo il controllo dei miei pensieri. Po’esse’.

Vabbé, però non è che mi viene un pensiero come questo e posso fare finta di niente. Sono condannata a pensarci per l’Eternità, o almeno fino al momento in cui non scoverò davvero il mio Kleenex-Power da mettere a buon frutto. Come se non avessi abbastanza cose da fare! 

Ho bisogno di dormire. Vado.

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