(909) Noci

Per mangiare una noce devi spaccarne il guscio. Puoi inventarti di tutto, ma se non lo fai non puoi mangiartela (a meno che tu non riesca a masticarti anche il guscio). 

I modi per spaccare il guscio di una noce sono tanti, impari con l’esperienza che se non ci metti un po’ di attenzione finirai con il mangiarti briciole di gheriglio. Devi dare un colpetto secco ma non troppo forte. Ci vuole metodo, insomma. 

Ci sono persone che funzionano così: se vuoi arrivare a loro devi per forza di cose avere a che fare con il loro guscio. E se hai deciso di arrivarci davvero, allora spaccare quel guscio deve essere un’operazione da non prendere alla leggera. Certo, un po’ di forza la devi mettere, ma frantumare l’involucro non ti darà soddisfazione come potresti pensare. 

Non sono leciti tutti i mezzi, non sono intelligenti tutti i mezzi a prescindere. 

Non è che un gheriglio può andare oltre i fatti: una volta che viene spappolato da un colpo più forte del dovuto non si ricompone soltanto per farvi piacere. Eh.

Ci sono cose che devono essere approcciate in un certo modo, altrimenti non potranno andare nel modo in cui noi vorremmo. Non possiamo pensare che basti l’intenzione e che il mondo e chi ci abita debbano per forza di cose leggere le nostre intenzioni e farsi da parte per permetterci di ottenere quello che vogliamo. No, non sto parlando delle questioni capitali, sto parlando delle piccole cose di ogni giorno, perché ogni volta che vogliamo qualcosa, domandarsi se sia opportuno e in che modo intendiamo ottenerla dovrebbe far parte del pacchetto all-inclusive. Invece no, non lo è. 

Procediamo come se fosse nostro diritto avere quello che desideriamo soltanto perché lo desideriamo. 

Grazie al cielo non funziona così. L’Universo non è accondiscendente nei confronti dei voleri umani, sembra quasi che ci conosca meglio di noi stessi. Non c’è da sorprendersi, a noi piace ignorare i nostri lati oscuri. A meno che non li vogliamo trasformare in perversioni.

Le vie di mezzo? Evidentemente sopravvalutate. Eh.

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(752) Fede

La fede può trasformarsi in una brutta bestia se si perde la ragione. Gli uomini pensano che sia una giustificazione per tutto, presentandola come la sola ragione possibile. Non mi ci ritrovo lì dentro, non voglio proprio starci in una gabbia come quella. Però sono una persona di profonda fede.

Ho fede nella vita, nelle cose della vita intendo.

Credo fortemente che le cose della vita siano destinate al bene. Non le cose provocate dagli uomini e dalla follia violenta che li pervade, ma quelle cose che fanno parte della vita e che accadono a tutti e accadrebbero a tutti anche se stessimo fermi immobili senza respirare – oops… forse è troppo – in apnea intendo.

Con la convinzione che le cose della vita cambino e si sistemino sempre per un disegno positivo da completare, faccio conto che tutto quello che la vita mi fa accadere e che io prendo male (lo faccio spesso, purtroppo) sia dovuto a una semplice questione: non capisco un cavolo della vita e delle sue cose. Non capisco. Punto.

Voglio dire che se non capisco e non riesco ad accettare le situazioni che mi vengono imposte, questo è e rimane un mio problema, mica un problema della vita. Lei se ne frega bellamente, e giustamente, perché ha altro a cui pensare, io dovrei invece prendere in seria considerazione il fatto che se sono sopravvissuta fino a ora, forse, significa che le cose attraversate erano alla mia portata.

Se riduco l’intensità del sentimento, e le complicanze annesse, il peso del vissuto si alleggerisce. C’è di peggio, dai, c’è di peggio. In questo pensiero proprio basic mi sono fatta accompagnare dal riccio, che come animale totem parla proprio di questo: la fiducia nel fatto che andrà tutto bene. E prima o poi andrà tutto bene, perché non dovrebbe? Per me è sempre andata così, non subito, ma guardandomi ora sarei una pazza a non ammetterlo.

A pensare male si vive male. Se vivi male scambi la fiducia nella vita con la fede in un Dio a cui potresti pure e giustamente stare sulle  palle. Ecco, io preferisco non rischiare e appellarmi alla forza della vita e a tutte quelle cose che ho trovato nel pacchetto all-inclusive. Una tra tutte? La mia fede.

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