La nostra mente è affascinante. A prescindere dalla sostanza di quello che produce, è piena di sorprese. In effetti è specializzata nel rincoglionirci di dettagli facendoci perdere il grosso della situazione. Ci riesce sempre. Sembra che siamo fatti per filosofeggiare anziché vivere. E, ben inteso, non sono contro le acrobazie del pensiero – tutt’altro – ma vorrei che le cose terra-terra non fossero travisate. Mi piacerebbe che dessimo loro la dignità che meritano. Anche perché quando ci dimentichiamo di farlo ci si rivoltano contro.
Non tutti sono nati per essere grandi pensatori, nel mio caso per esempio so benissimo che non sforno grandi illuminazione, so però riconoscerle quando le incontro. Quindi – a seconda della mia capacità di comprensione che è un continuo work in progress (graziealcielo) – so che il pensiero filosofico che al momento mi intriga è una base di partenza, una finestrella aperta per indagare ulteriormente e vedere cosa c’è oltre.
Ripeto: non tutti sono nati filosofi, alcuni fanno crescere pensieri luminosi dentro di sé vivendo una vita onesta di ricerca e conquista. Piccole conquiste che ti aiutano a posizionare te stesso nel contesto in cui vivi senza scollamenti. Come se non potessi far altro che trovarti lì e essere quello che sei per essere in pace con te stesso. Lasciamo stare la Felicità, lasciamola agli altri, cerchiamo invece la pace dentro di noi perché così la smetteremo di fare guerra al resto del mondo che non la pensa come noi.
Se sono i soldi la tua pace interiore, allora ti auguro di farne tanti tanti tanti. Non rompere i marroni agli altri però. Se è una famiglia classica, dove ognuno ha il suo ruolo ufficiale e tutti stanno bene, allora è questo che ti auguro con tutto il cuore. Ma smettila di rompere i marroni agli altri, subito. Se è vivere da solo, eremita tra gli eremiti, sul cucuzzolo della montagna, che ti fa stare bene, allora vacci, con la benedizione di tutti e smettila di dedicare i tuoi pensieri a noi poveri idioti che stiamo qui sotto. Tranquillo, andremo avanti anche senza di te (magari non bene come te, ma potremo sopportarlo).
Filosofeggiando ancora un po’, io che non ci sono proprio portata, posso arrischiare un consiglio?
Fare pace con il cervello dovrebbe essere la priorità. Non un dettaglio. Facciamolo, subito. Ma ricordiamoci sempre che è il nostro cervello e che ha l’importanza che ha soltanto per noi. Al resto del mondo della nostra filosofia di vita potrebbe – sacrosantemente – non fregargliene un cazzo. Pertanto: manifesta ogni giorno nella tua vita il tuo credo, senza osare mettere il naso nel credo degli altri. Gli altri non sono affare tuo. Gli altri non ti devono nulla. Gli altri sanno fare senza bisogno della tua genialità. Gli altri sono liberi quanto te, fattene una ragione.
Nello specifico: sono etero, single, senza figli, e non ho giustificazioni da dare a nessuno. Aggiungo: sono autonoma, non riconosco come miei i dogmi di qualsivoglia chiesa o di qualsivoglia stato. Ho deciso che sarei diventata una brava persona, tanto tanto tanto tempo fa, e non me ne sono mai pentita. La brava persona che cerco di diventare non abbassa la testa, non sputa addosso a nessuno, non riconosce alcuna autorità ad alcun Essere Umano per decidere al suo posto (né del suo corpo né della sua mente).
Lo manifesto ogni giorno nel mio piccolo. E sto benissimo, grazie.
Nient’altro da aggiungere.