(133) Comunicare

Un mistero che difficilmente riuscirò a comprendere, campassi cent’anni. Studio, lavoro, esperienza… niente. Ogni volta che mi si palesa davanti agli occhi il disastro di una comunicazione fallita/inceppata/sospesa rimango basita. Come le fantomatiche vignette della Settimana Enigmistica: Senza Parole.

Succede di continuo, succede ovunque. Tu credi di aver usato le parole giuste, il tono giusto, la giusta enfasi. Le tue intenzioni sono chiare, cristalline. E oneste, certo anche oneste. Niente da fare, garanzie non ce ne sono.

Il messaggio che lanci con grande precisione, che appoggi delicatamente, che traghetti tra i flutti, che fai rimbalzare gioiosamente, che porgi con garbo, che doni con generosità, che… non arriva. In qualche modo, come per un dannato sortilegio di matrigna vendicativa, si arrotola, si stropiccia, si distorce, si ingarbuglia, si sporca, si rovina nell’istante in cui giunge a destinazione.

Bruciato tutto, istantaneamente. 

Cosa si fa, allora? Non lo so. So cosa faccio io: ricomincio daccapo. Ci riprovo. Senza illusioni, beninteso, ma con una certa determinazione, recuperando brandelli di entusiasmo che pazientemente ripenso e ricucio per di nuovo esporlo al resto del mondo. E sia quel che sia.

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(65) Sollievo

Credo che la cosa che più vorrei donare a chiunque si trovi in una brutta situazione sia: sollievo. Sollevare da un peso, da una sofferenza. Sollevare il velo della disperazione per far indovinare che al di là c’è aria pura da respirare a pieni polmoni.

Libero da una preoccupazione, da un’ansia, da un timore. Ogni volta è un rinascere.

Il mio sollievo di oggi è immenso, ha profonde radici, ha ampi orizzonti. Guardo la fonte del mio sollievo e non posso che provare una profonda gratitudine. Si apre in me ancora la capacità di credere che è solo l’inizio e che il peggio è passato.

Ogni volta è un rinascere.

Poter essere di sollievo a qualcuno che ne ha profondo bisogno, credo sia la cosa più preziosa che si possa donare. Durasse anche solo un secondo, non importa. Quel secondo può espandersi in eternità e creare nuova vita.

b__

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