(953) Genetliaco

Sto andando a letto e in questa giornata sono mille le cose che mi voglio tenere stretta. I visi splendidi dei miei compagni in ufficio, gli auguri di amici che sono lontani ma non poi così tanto nel cuore, la mia famiglia che ritrovo come rifugio e salvezza ogni santo giorno, un abbraccio importante… e la lista la potrei anche continuare ma non serve scrivere tutto, serve tenere al sicuro per ricordare quando il buio incombe.

E penso sempre che ci sono istanti importanti e che bisogna riconoscerli e dargli spazio perché l’Inferno dei viventi è feroce e non dorme mai, lo ha scritto meglio di tutti il Maestro Calvino.

Nascere è un privilegio che noi ben conosciamo, ma rinascere ogni anno (sopravvivendo al precedente) è forse la cosa più incredibile… come riusciamo a farcela? E, soprattutto, perché lo diamo per scontato?

Non credo si tratti di fortuna, non quella che ti cade dal cielo, ma non m’importa trovare un nome per definire meglio il miracolo perché tanto si compie con uguale potenza e uguale candore. Com’è possibile?

Porto con orgoglio i miei 74 anni perché li porto addosso un gran bene, ho ancora tante cose che voglio fare e ho la voglia di provarci e di crescere. Niente di tutto questo è scontato né regalato. Ci vuole tenacia per mantenere alta la fame di vita, è un lavoro che non finisce mai.

Mettendo tutto in conto, me la sto cavando onorevolmente.

Ovviamente c’è ancora un buon margine di miglioramento.

Daje.

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