(250) Estate

Sto cominciando a credere in questa estate. Non sto parlando di aspettative, sto parlando di desideri da realizzare che potrebbero realizzarsi. Non ho intenzione di focalizzarmi su questo, ho una tabella di marcia bella tosta da seguire e che intendo rispettare, ma adesso, proprio adesso ho avuto questo pensiero.

L’estate è sempre stata crudele per me, anche quelle estati dove c’era divertimento e giovinezza e cose belle. La luce impietosa del sole estivo è crudele, per me. Ogni estate vorrei scappare in un luogo dove l’autunno imperversa, mentre il mondo normale si gode quello che per me è insopportabile – e non so neppure il perché. Un’altra delle mie stramberie, eh.

Questa estate, però, la voglio diversa. Anzi: la sento diversa. Forse sono io diversa – il che sarebbe cosa buona e giusta, lo ammetto pubblicamente.

Sta di fatto che sono stupita di sentirmi così. E sono curiosa di vedere cosa saprò fare con questa novità. Mah!

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