(169) Gap

In questi giorni manco di equilibrio. Peggio di sempre. Se non fosse che durante la giornata non ho neppure il tempo per respirare potrei anche preoccuparmi. In realtà sto scusandomi con le persone con cui interagisco per il mio essere più rimbambita del solito.

Sarà che ho a che fare con persone gentili, fatto sta che nessuno dichiara apertamente di aver notato questo mio stato comatoso. Ciò mi fa pensare: lo percepisco soltanto io o, le persone pur sempre gentili, mi percepiscono sempre peggio di come sto solitamente? Zona pericolosa da sondare, passo a momenti migliori.

Il punto di questo mio post, forse, fa parte dei vuoti di senso e di sentire che in queste settimane mi si aprono sotto i piedi – molto probabilmente – ma volevo proprio rimarcare a me stessa che non è che io mi possa permettere di stare così come sto adesso per ancora molto tempo. E aggiungo: sarebbe meglio che questo periodo avesse fine ora, così da riuscire a fare meglio ciò che ora sto facendo arrancando.

Penso che alle volte sia meglio prendermi di petto, dirmi le cose così come stanno cosicché io non possa fare finta di non aver capito.

Mind the Gap, Babs!

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