(924) Importante

C’è un essere orribile dentro di me che si nutre delle cose importanti. Ho una lista di cose importanti da fare, ce l’ho, ma appena si apre un varco per affrontarle scopro che sono sparite. Ovvio che qualcuno sta remandomi contro. L’orribile mostro appunto. 

La lista di cose importanti che ho da parte ricompare davanti ai miei occhi periodicamente, suggerita dai sensi di colpa per il tempo che passa e per la mia pigrizia. Una volta ero decisamente più attiva, prima che arrivasse l’orribile mostro ovviamente.

Non può essere che io mi sia ridotta ai minimi termini soltanto perché sto invecchiando, voglio dire che ci sono persone ultraottantenni ben più vispe di me. Evidentemente sono state capaci di debellare l’orribile mostro preservando così la loro tenace attività.

Insomma, le cose importanti che devo fare non sono diventate meno importanti con il tempo, sono sempre ugualmente importanti. Certo, non urgenti, ma onorevolmente importanti. L’avevo deciso che erano importanti e quando penso a loro ne sono ancora convinta. Cosa c’è da capire che ancora non ho capito?

Mi dico che l’orribile mostro prima o poi si stancherà e io ricomincerò a fare il mio dovere e che per il momento potrei semplicemente vivermi senza stress ulteriore quella parte di me che si dimentica delle cose importanti da fare.

Importante è che io me lo ricordi che sono importanti. E che continui a nutrire i miei inossidabili sensi di colpa. Importante anche buttare un occhio ogni tanto all’orribile mostro, nel caso si volesse allargare troppo. 

Importante. Già. Importante.

 

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(584) Concentrazione

La concentrazione è quella cosa delicata delicata che prende forma nella nostra mente quando niente e nessuno ci viene a rompere le palle. Una cosa da nulla, anche un suono proveniente dall’appartamento del vicino, potrebbe compromettere quella santa atmosfera che ti permette di escludere il resto del mondo per dedicarti totalmente a quello che stai pensando e/o facendo.

Appurato questo vien facile capire come per poter raggiungere una concentrazione totale – anche per soli pochi minuti – bisognerebbe vivere su Marte (che immagino un pianeta estremamente silenzioso) perché qui da noi è impossibile non farsi distrarre da nulla. La cosa sarebbe già abbastanza frustrante così com’è se non fosse che gli Esseri Umani sanno essere i più rumorosi della Galassia anche solo per il fatto che respirano. Se poi a questo aggiungi la voglia malsana di attirare su di sé l’attenzione di chiunque si trovi in prossimità, capiamo meglio quanto la concentrazione a lungo termine sia privilegio di pochi.

Negli ultimi tempi la mia  è stata messa a dura prova, si è andata assottigliando e storcendo in modi per me oscuri, tanto che oramai non ne restano che miseri brandelli qua e là – che io raccolgo amorevolmente con la speranza che serva a qualcosa. E mi manca davvero tanto potermene stare nel mio kubkolo a creare senza guardare l’orologio, senza rispondere al telefono, senza dover fare sempre sempre sempre qualcos’altro di più urgente. Come se mi si fosse dimezzata l’aria da respirare.

Non so come rimediare, so che devo trovare il modo di prendere ogni rimasuglio e di stenderlo col mattarello come se fosse pasta per pizza e tentare di renderli sottili e resistenti. Sottili e resistenti. Non ho idea di come farò, ma se non m’invento qualcosa la vedo male per i prossimi mesi. Non posso più rimandare.

[Cosa c’entra il Minion della cover? Concentrati e lo scoprirai!]

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