La tenuta dei miei nervi ha un limiti. Credo sia una cosa positiva avere dei limiti, almeno sai dove ti dovresti fermare. I limiti dei miei nervi li ho sempre un po’ sottovalutati. Sbagliando.
A questo punto della situazione, loro hanno deciso di farmelo presente. E hanno fatto bene, mi hanno fatto male, ma hanno fatto bene.
Negli ultimi due mesi ho ignorato volutamente i segnali, ho pensato che non potevo fermare le cose pertanto avrei dovuto comunque estenuarmi finché non si sarebbero sistemate. Così ho fatto. Non tutto è a posto, ma si sta sistemando. Sollievo, giusto? Ecco. No. No, perché i miei nervi mi stanno facendo presente che non è che sono elastici, che li tiri e li molli a seconda di come ti pare a te.
Mi stanno facendo sgambetti poco piacevoli che devo in qualche modo gestirmi. I primi sono stati inaspettati. E sono finita a terra. Ripetutamente. Ora, ho capito e li vedo arrivare. Quindi se finisco a terra non sono più sorpresa, soltanto rassegnata perché così dev’essere.
Qui potrei anche psicanalizzare tutto il mio operato dalla nascita all’età odierna, ma mi sembra davvero inutile. Voglio dire, interessantissimo certo, ma piuttosto fuorviante considerato che c’è ben poco di nascosto per quel che riguarda le mie magagne da tirare fuori per estrinsecare traumi e sofferenze. Evitiamo, grazie. Quello che posso fare, invece, è focalizzarmi sui limiti della mia tenuta-nervi, che è pur sempre un argomento affascinante (almeno per me).
Ho capito che li ho sottoposti a uno stretching di parecchi parecchi parecchi anni contro il loro volere. Ho capito che il loro volere è comunque da tenere in considerazione. Ho capito che a fermarmi prima magari avrei evitato quello che adesso mi ha shakerato (no, non è stato bello), ma forse non sarebbe bastato. Forse mi avrebbe soltanto shakerato meno. Forse.
In pratica ho camminato sopra un lago ghiacciato, con la pretesa di non farlo crepare, e seppur io ce l’abbia fatta a raggiungere l’altra sponda, la superficie del mio lago è decisamente crepata. Di brutto. Che fare quindi? Non lo so. So che sta entrando la primavera e comunque ci sarà il disgelo e comunque io sono ormai sulla riva e comunque è andata bene anche stavolta.
Ma, comunque, sono esausta.
Eh.