Se sei arrivato ora, soltanto ora, mi dispiace ma sei arrivo troppo tardi. Questo blog è stato un viaggio lungo tre anni e si è concluso perché così era stato deciso sin dall’inizio. Tutto rimarrà intatto in questo luogo, così come è avvenuto. Puoi leggere a ritroso (da questo al primo post) o puoi iniziare dal principio e sceglierti il passo che vuoi. Puoi anche saltare di qua e di là. Puoi addirittura andartene via senza leggere nulla. Ma per favore non sbattere la porta, non sarebbe gentile.
(Barbara Favaro – l’autrice)
Me ne sono inventata un’altra. Sì, inevitabile come un’escremento di piccione che ti cade in faccia in Piazza San Marco a Venezia. Mi dispiace.
Un blog che è un punto di ristoro, ecco l’idea. Prende ispirazione dal Pitstop che nel mondo delle corse è quella pausa di rifornimento necessaria a chi corre a perdifiato in pista per arrivare primo.
Noi tutti corriamo e corriamo in pista tutti i santi giorni, per questo abbiamo bisogno di un pitstop ogni tanto. Magari a metà settimana. Magari per godersi qualcosa di bello e inaspettato. Magari qualcosa che sia gratuito e che non abbia controindicazioni. Qualcosa così.
Ogni mercoledì, a partire dal 9 ottobre 2019, fermatevi un po’ qui da me: BitStop.
Un Bit per fare un bel respiro e poi tornare in pista per arrivare primi.
Io vi aspetto e… passate parola se vi va.