Ci sono molte cose che mi passano davanti o accanto e che io ignoro, proprio non le guardo. Non che non me ne accorga del loro passaggio, ma non le guardo perché ho altro da fare. Solitamente non è per mancanza di genuino interessa, infatti ho scoperto che se ho tempo libero mi interessa proprio tutto. Incredibile quanto io possa essere interessata alle cose, anche quelle più inutili, tanto che mi devo impedire certe volte di avere tempo da perdere.
Vabbé, tra le tante cose che non mi fermo volutamente a osservare ci sono altre che invece attraggono la mia attenzione fino a fagocitarmi. Passano ore come fossero secondi mentre cerco di riaffermarmi al mondo uscendo dal tunnel.
Una di quelle cose che mi attraggono sono i fiori, tutti. Li trovo tutti splendidi, soprattutto perché ce ne sono talmente tante di specie da perdere la testa. Proprio oggi mi sono imbattuta in una foto di ninfee che ho trovato strepitosa e da lì ho pensato che non ne sapevo nulla di ninfee e che magari digitando la parola su Google qualcosa sarebbe uscita. Sbang!
Mi sono resa conto di quante specie di ninfee esistono, tutte diverse, tutte con un’Anima ben definita e tutte tutte tutte splendide. Stessa cosa mi successe in una serra di orchidee tempo fa, o nel roseto di un monastero quando avevo meno di trent’anni e… e tante altre volte. Ricordo la passiflora che fioriva arrampicata nel muro della casa della mia nonna, ricordo i colori, il profumo e le vespe che ci ronzavano attorno e che una volta mi hanno punto sul dorso sella mano.
Mia nonna aveva un gran pollice verde, anche mia madre lo ha, piacerebbe averlo anche a me. Per la cronaca: la mia piccola bonsai, Gala, si è ripresa alla grande, ma non sono affatto sicura sia per merito mio, credo piuttosto per la vicinanza di tutte le piante che le stanno attorno – e per la vitamina, ovvio.
La vitamina fa bene a tutti.