A volte abbiamo bisogno di vederle scritte certe riflessioni per renderci conto che lì sta il punto. Fissare un punto in una mappa significa che da lì parti o arrivi o – comunque – ci devi transitare. Sapere a che punto del viaggio ti trovi – ovviamente – è vitale. Uso moltissimo le mappe concettuali, dove il centro non è mai punto d’arrivo ma di partenza e ci si sposta a sentimento (destra-sinistra-sopra-sotto) assecondando i link che si palesano.
Questa attività è la mia preferita, riesce sempre ad accendermi entusiasmo e motivazione anche nelle circostanze più tediose. In questa mappa, il “SUCCESSO” ha preso questa non-forma:
Il Caos Totale. O forse no. Per renderla comprensibile (se dovesse interessarvi) vi lascio una (illustre) chiave di lettura:
Il successo è una realizzazione progressiva di un obiettivo valido o di un ideale.
Non ho mai guardato con attenzione ai miei successi, sottovalutandoli. I paragoni con altri successi (anelati e mortificati) o – ancora peggio – con i successi degli altri (ovvero di quelli raccontati, come è giusto che sia, in prima persona focalizzazione interna) ci fanno sbarellare. Non c’è paragone intelligente che regga.
Il successo di chi sta sotto i riflettori? Il successo di chi ha accumulato milioni, proprietà e potere? Il successo di chi vince una medaglia d’oro/d’argento/di bronzo? Il successo di chi ha un titolo da sbandierare?
Il successo è tutto quello che vuoi tu, quello che tu decidi deve essere. Nient’altro.
Allora segniamo il punto sulla mappa. Valutiamo se è partenza, transito o arrivo. Valutiamo se siamo in realizzazione progressiva o se abbiamo già giocato tutto quello che avevamo da giocarci.
E poi rispondiamoci sinceramente: quanto vale il mio successo?
Vinci soltanto se il valore che ha per te non verrà necessariamente riconosciuto dagli altri.
😉
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