Le cadute di stile non fanno bene a nessuno, neppure ai VIPs. Possiamo anche raccontarcela che tanto la gente se le dimentica in fretta certe cose, ma non è vero. Le idiozie lasciano il segno, anche se sei una delle influencer più pagate, uno degli attori più fighi in circolazione, il chirurgo più rinomato del pianeta. Quando la tua credibilità crolla ti pigli tutto quello che ti meriti. Sì, perché è meritato. Non si tratta di sfiga o del mondo che ce l’ha con te, si tratta semplicemente del fatto che pensavi di essere un “intoccabile”, che si può arrogare il diritto di farne di ogni e senza il minimo scrupolo, senza il minimo pudore, e hai trovato chi te la fa pagare.

Epic fail.  

Il “predicare bene e razzolare male” diventa imperdonabile oggi più che mai. E sottolineo imperdonabile perché siamo tutti oggettivamenti stanchi di farci fregare da chi ti sventola sotto il naso grandi teorie illuminate e poi nella sua vita privata è un bel pezzo di m***a.

Qualche esempio? Ok, lasciamo perdere i Ferragnez perché sarebbe come sparare sulla Croce Rossa, parliamo di professionisti “comuni” che si presentano come la “soluzione” al tuo problema, di qualsiasi problema si tratti. Il grande comunicatore che sul palco fa faville e se lo approcci dal vivo ti viene voglia di sputargli in un occhio per quanto è maleducato, un insegnante Yoga che si propone come una guida spirituale e si presenta a lezione con un diavolo per capello (dimostrando quanto poco sa gestire la propria emotività), fino ad arrivare a un ristoratore che sbandiera la qualità dei suoi piatti e ti vende un uovo fritto ornato deliziosamente come se fosse un’esperienza irripetibile che ti costa una follia, o il fashion brand che non forma adeguatamente il proprio personale e quando capiti in un suo negozio trovi la commessa che evita persino di salutarti… insomma, cose del genere.

Ti credevo diverso, ti credevo educato, ti credevo equilibrato, ti credevo onesto, ti credevo avanti… mi sbagliavo.

Epic fail.

Roba da poco? Non credo. Piuttosto roba che diventa quel boomerang che ti meriti torni indietro per farti male, tanto male. Perché se non ti fa abbastanza male potresti pensare che non sia importante. Invece è molto importante, direi fondamentale.

Quello che semini raccogli? Eh, magari. Sarebbe bello fosse veramente così, invece chi raccoglie di più oggi è chi gioca sporco. E sembra che ci vada bene così, perché poi li giustifichiamo. Avranno pure le loro buone motivazioni no? No, non ce le hanno e se ce le hanno non sono valide. Non sono sufficienti per fargliela passare liscia.

Ogni tanto bisognerebbe che le scuse fossero sincere, bisognerebbe che i danni venissero pagati davvero e che la buona fede della gente venisse presa in seria considerazione.

La credibilità è cosa delicata, darla per scontata (come se fosse dovuta di default – per arroganza e presunzione) è rischioso. E se cadi, se cadi in modo rovinoso, se cadi perché l’hai fatta grossa… paghi. Devi pagare. Se ti ritrovi dalle stelle alle stalle raramente è questione di sfiga. C’è responsabilità.

Detto questo, stare lontani da chi fa il fenomeno dovrebbe diventare regola di buonsenso da applicare scrupolosamente in modo sistematico.

Di fenomeni è pieno il mondo e non sono mai stati un aiuto per il mondo, casomai un danno.

😉

 

Vai all’articolo precedente ——–> 

Torna in homepage per scegliere altri articoli da leggere —————>