Sono sempre stata affascinata dai meccanismi mentali che ci impongono di entrare in modalità “anch’io”. So che non c’è bisogno di spiegare cosa intendo, perché è una condizione che conosciamo bene tutti. Lo sa pure Lidl che, in Italia, ne ha fatto il suo slogan (decisamente geniale, funziona su chiunque e a qualsiasi età).  Semplice e totale.

Ogni situazione che ci fa entrare in quello spazio diventa nostra per sempre. Si porta addosso un carico emotivo senza ritorno. Vedi qualcuno che sta mangiando una bella mela rossa? Anch’io. E se la mela diventa tua è una felicità pazzesca. Ascolti una storia dove il protagonista si lancia in un’impresa impossibile e ti scatta quella cosa lì, quella che ti fa ballare il cuore e ti dici: anch’io. E potresti davvero, in quell’istante lo senti che potresti.

Oppure guardi uno spot come questo di Spotify e sorridi…

“The best thing to happen in cars since the stereo.” [La cosa migliore da fare in macchina da quando c’è lo stereo.]

… sorridi perché sei stato beccato. Sì, anch’io.

Ispirazione. Vicinanza. Commozione.

Cosa può contenere un semplice “anch’io”?

Tutto. Direi tutto.

😉

Alla prossima settimana!

 

Vai all’articolo precedente ——–> 

Torna in homepage per scegliere altri articoli da leggere —————>