Airbnb è una realtà interessante e lo è a livello globale. Interessante per chi vuole viaggiare da viaggiatore e non da semplice turista mordi-e-fuggi. A livello comunicativo, Airbnb è interessante perché fa un passo oltre, fa un salto di qualità quando riesce a lanciare campagne come questa qui sotto.

“Lost and Found” è un vero e proprio film (creato da Mother), pensato per distendere lo sguardo sul patrimonio culturale cinese e sostenerlo mentre la modernità lo minaccia. La prospettiva è quella del non-è-troppo-tardi unita a quella del ne-vale-la-pena. 

Le città nelle quali si è puntato il focus sono Pechino, Chengdu, Guangzhou e Qiandongnan e, com’è ovvio che sia, il target è giovane. Qui mi sorge un dubbio però: un giovane viaggiatore può essere attirato da queste immagini e dalla storia che si dipana di situazione in situazione, ma un giovane meno “sensibile” all’argomento potrebbe trovarlo coinvolgente? Perché se lo scopo è quello di attirare l’attenzione per migliorare il modo di affrontare la questione “viaggio”, questo taglio documentaristico forse manca di appeal. Forse. 

“La nostra missione su Airbnb è riunire le persone, condividere esperienze e costruire comunità. È preoccupante che con il passare delle generazioni, la cultura venga dimenticata. Questo film è il nostro contributo per aiutare a ricordare la cultura “, è stata la dichiarazione del portavoce di Airbnb e dal mio canto non posso che apprezzare.

Bon voyage!

 

(leggi l’articolo qui Airbnb Cina)

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