Le cose succedono e noi cerchiamo di leggerle come possiamo. La percezione della realtà per ognuno di noi può essere piuttosto diversa da quella che è. La realtà parla e noi cosa capiamo? Soltanto quello che vogliamo, possiamo, dobbiamo.

 

Noi non vediamo le cose come sono, le vediamo come siamo.  

Anaïs Nin

 

Al di là del grado di ottimismo/pessimismo/fatalismo che una persona può adottare durante la propria esistenza, è proprio la nostra natura che determina come viviamo le giornate e quanto di queste giornate vogliamo tenerci addosso (nel bene e nel male). Siamo noi che creiamo i precedenti che poi influiscono sulle scelte che faremo il giorno seguente e il giorno dopo ancora. Io me lo sono sempre chiesto come voglio vivere e non mi sono mai tirata indietro quando la risposta mi mancava, ma sempre vedendo le cose per come sono io e non per quello che erano.

Quello che erano non mi bastava.

Quello che erano mi toglieva forza.

Ora, posso tranquillamente ammettere, che è stata la mia salvezza.

‘Día y noche’ (1938).Collezione Giudiceandrea Federico All M.C. Escher works © 2016 The M.C. Escher Company.

 

Le cose come sono si raccontano in modo crudele, spesso la loro violenza ci è insopportabile e il nostro meccanismo di difesa (quel combatti o scappa che ci ha fatto sopravvivere come genere umano fino a ora) ci ha voluto dare una possibilità: quel disperato “vai oltre”.

“Vai oltre”, è l’esortazione che ti spinge verso una soluzione più morbida, meno traumatica. Che non significa ignora-la-realtà bensì da-questa-realtà-crea-qualcosa-di-migliore.

Il nostro “percepire” è fortemente influenzato da tutto quello che ci cade addosso dall’esterno: da quello che sentiamo, che ci viene detto, che vediamo e che ci viene mostrato. La comunicazione che creiamo e che irresponsabilmente veicoliamo (il passaparola) amplifica questo impatto (a volte devastante) sulle vite delle persone.

Sulla nostra vita.

Il nostro potere di percepire dovrebbe essere protetto affinché rimanga per noi una risorsa e non una condanna.

Prestare attenzione alle percezioni che abbiamo significa avere cura di noi stessi. Preservare, in qualche modo, il nostro pensiero e la nostra libertà.

Potrebbe essere la chiave per restare vivi.

 

A questo punto, per funzionare, dovrebbe importarci qualcosa…

riguardo al restare vivi, intendo.

Buon lunedì.

🙂

 

Vai all’articolo precedente ——–> 

Torna in homepage per scegliere altri articoli da leggere —————>