Allo stesso momento, simultaneamente. Ti accorgi che quello che vuoi non va bene per te, e te ne accorgi mentre stai per ottenerlo. Ti passa la voglia di volere qualcosa, del tutto.
Oppure guardi una persona che istintivamente ti piace e scopri che per quello che sta dicendo o che sta facendo non ti piace più. O il contrario: non ti piaceva per nulla e per qualcosa che dice o che fa cambi idea. Simultaneamente. Ti vien voglia di non pensare a niente, tanto non ci azzecchi mai.
Quando allo stesso tempo pensi: ho caldo, ho freddo. Ho fame, non ho fame. Ho sonno, non ho sonno. Voglio, non voglio. Cosa diavolo mi stai facendo, cervello?! Vuoi farmi impazzire?! Simultaneamente sono e non sono. Sincronicità senza senso. Senza alcuna utilità.
E quando pensi di essere l’unica a provare questo sfasamento stordente, inizi a prestare attenzione a quello degli altri. Nei loro occhi passa il nero e il bianco in simultanea e tu non sai dove metterti, cosa fare, cosa dire. Ti viene solo voglia di andare via, andartene lontano, distante da ogni nero e ogni bianco che potrebbe catturarti e fare di te un grigio che non vuoi. Che non sei.
E ti domandi che cosa succederebbe al mondo se ogni Essere Umano si vedesse realizzare all’istante ogni desiderio gli passasse per la testa? Follia. Per fortuna facciamo in tempo a cambiare idea mille volte prima di iniziare veramente a costruirci un desiderio che abbia un senso. Meno male che il tempo dilata e annacqua l’intento per metterlo alla prova. Meno male che possiamo tentare di domare i nostri pensieri prima che questi ci frantumino pesantemente. Meno male.
La sincronicità bisogna saperla vivere, non c’è nulla da fare.