Cambiare può significare sostituire una cosa con un’altra, anche. Ecco, sostituire la Terra con Marte non è un cambiamento accettabile dal mio punto di vista. Ma neppure con la Luna o Venere o Plutone o qualsiasi altro pianeta. La nostra casa è insostituibile.

Cambiare può significare anche assumere un aspetto diverso. E qui ci siamo, succede a noi Esseri Viventi continuamente anche nostro malgrado (il tempo non perdona). La Terra negli ultimi 37 anni ha mutato aspetto un po’ perché fa come le pare (giustamente) e un po’ perché si deve adeguare a quello che noi le facciamo subire. Finché con un colpo di coda rimette tutto a posto come serve a lei (giustamente).

Possiamo cambiare marcia in corsa, questo possiamo fare. Hai bisogno di andare più veloce o di rallentare? La pandemia ci ha aperto a possibilità che non volevamo neppure prendere in considerazione… e siamo qui a chiederci “quando finirà tutto questo per ritornare come eravamo?” invece di ripeterci “dobbiamo ripensare tutto e migliorare per progredire”. Ammettiamolo: non capiamo un tubo di niente, mettiamocela via.

Cambiare vita è fattibile, ma dobbiamo permettercelo. Se è difficile farlo nel nostro intimo, perché lamentarsi è meglio che rimboccarsi le maniche e fare qualcosa, figuriamoci per un popolo, per più popoli tra loro mescolati e rimescolati, dove radici si intrecciano in modi assurdi e sorprendenti e le visioni si contraddicono e si danno contro per dimostrare ognuna la propria forza (quale forza?).

Cambiare non è ovvio, ma è inevitabile. Cambiare non è indolore né comodo né semplice. E poi: cambiare come? Più opzioni ti si aprono davanti e più sei bloccato dal dubbio e dal calcolo delle conseguenze. Intanto il tempo scorre, malgrado te stesso e chi ti ruota attorno, e fare resistenza si rivela giochetto pericoloso e controproducente.

Insomma, come stiamo cambiando? Eh! Chi lo capisce è bravo.

 

Così è cambiata la Terra e noi manco ce ne siamo accorti (o quasi) fino ad ora. Un virus (l’ennesimo, ma più bastardo degli altri) ci ha fatto aprire gli occhi con la forza, ma contare sulla nostra capacità di tenere memoria delle cose utili è per lo meno ingenuo.

Però continuo a chiedermelo: come sto cambiando? E perché non sono cambiata prima?

 

PS: leggi di più in questo articolo di eHABITAT

 

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