Non vorrei ma devo. Il mio cervello deve caricarsi ogni giorno di milioni di immagini e messaggi attraverso i social network, e in generale internet, perché non posso fare altrimenti. Ci lavoro e ci devo essere: per vedere, ascoltare, soppesare, scegliere e cancellare. Continuamente.

Vien facile immaginare quanto tutto questo assorbire si traduca in sfinimento, ma non sto scrivendo per lamentarmi, questo è solo un preambolo per arrivare al punto, ovvero: credo che per il 90% dei contenuti che mi arrivano (se li cerco o mio malgrado) siano spazzatura.

Pensati male, realizzati anche peggio. Non significa che io farei meglio, significa proprio quello che ho scritto: pensati mali e realizzati anche peggio. Punto.

Ogni tanto, però, mi soffermo su qualcosa che mi fa rinascere la speranza e queste piccole perle me le metto da parte. Per riguardarmele con calma e farci sopra una sorta di ragionamento (che solitamente inizia con “questo mi piace perché… ” e finisce con “questo vale la pena farlo circolare”).

Quindi, visto che è tanto che non lo faccio, oggi voglio condividere due piccoli capolavori di concept e realizzazione perché è iniziato ufficialmente l’autunno e il mio umore è in via di miglioramento.

Il primo è un’ads di un brand immortale e di un prodotto universale: Ferrero e Nutella.

Trad. “Desidererai un pane più lungo”.

 

La prima considerazione è: vero, una sola piccola fetta non basta mai.

La seconda considerazione è: il claim è perfetto (breve, chiaro e complementare al visual).

La terza considerazione è: immagine semplice, composta, accattivante. Senza claim ci metteresti qualche istante in più per capirla, ma da sola funzionerebbe ugualmente.

Con la frase acquista forza. Il font è irregolare, come lo può essere una calligrafia di quelle belle, leggero e leggibilissimo. Persino il brand mantiene lo stesso mood con lo stesso font nero/rosso.

Quando l’ho visto mi sono fermata e ho sorriso. Me lo sono salvata per riguardarmelo, non lo dimenticherò più.

 

Ecco cosa può fare una creatività vincente. Sembra che tutto sia già stato utilizzato per parlare di Nutella eppure… ecco qui, esce fuori questa piccola idea e si porta via il piatto.

 

Big ideas are usually simple ideas“, diceva David Ogilvy e ancora una volta non gli si può dare torto.

 

 

Il secondo è paloma wool, un brand di abiti che si presenta così nella pagina About del sito:

paloma wool is my name and the name of this project, which is about getting dressed and the space and ideas that are created around the act of getting dressed.

Già questo ti schianta. Perché è lineare, diretto, semplice. Perché è visionario. Lo spazio e le idee che si creano attorno al gesto del vestirsi, va al di là del prodotto… è proprio l’anima del brand.

Passo oltre, veniamo all’ads: lo scopo è “ti tengo un po’ con me e ti invito a guardartelo per bene questo messaggio”.

Qualsiasi sia il meteo, paloma wool è con te. Articoli diversi e non necessariamente legati alla città correlata, potrebbero essere scambiati e l’effetto non cambierebbe.

Ti fa presente che questo è lo stile paloma wool, e che lo puoi trovare in luoghi che hanno temperature e stagioni diverse. Nessun limite per chi veste il brand.

Graficamente è colorato senza risultare fastidioso, è semplice perché fa capo a un’immagine a cui siamo abituati (il meteo viene rappresentato in questo modo) quindi non dobbiamo impegnarci per capire ciò che non è scritto.

La misura del TOV (Tone of Voice) è il dettaglio che mi gratifica: leggerezza gioiosa. Cosa che la maggior parte del mercato fashion non pratica per nulla.

Peccato, vero?

 

Vi auguro un buon lunedì, che sia leggero e pure gioioso… anche sotto la pioggia.

😉

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