Ci sono cose che si fa fatica ad abbandonare anche se non funzionano più. Abitudine o affezione, pigrizia o superficialità, o un mix di tutto questo… fatto sta che quello che non funziona più può affossarti.

Ho fatto una lista di cose che ormai non hanno alcun senso, in generale, e che potremmo tranquillamente sostituire con pensieri/propositi/azioni più evoluti guadagnandoci in benessere psico-fisico e – forse – anche a livello economico, una lista piuttosto lunga che mi ha sorpresa.

Questa è la mia Top 5:

1. non funziona più insegnare agli altri come vivere la propria vita;

2. non funziona più opporsi ai cambiamenti sociali illudendosi che si possa tornare indietro (a quando si stava meglio);

3. non funziona più fare finta di niente (di non sapere, di non vedere, di non sentire);

4. non funziona più dare la colpa a qualcun altro e tirarsi fuori da ogni responsabilità;

5. non funziona più mortificare ciò che non ti riguarda, deprezzare ciò che non ti tocca, infangare ciò che ti dà fastidio.

 

 

Queste dinamiche malate hanno dimostrato nei secoli tutti i limiti del caso producendo conseguenze ben poco felici e troppo difficili da smantellare.  La realtà ci parla di complicanze e di sofferenze che poggiano saldamente su macerie originate da una forma mentis che ci imprigiona e ci soffoca, e che non funziona più. Lasciamo perdere il dubbio che abbia mai funzionato, non andiamo a rivangare il passato, guardiamo al presente e a quello che sta succedendo attorno a noi adesso: basta. Non va più bene così, non è più sostenibile.

We gotta get out of this place, è un imperativo.

Non dico che sia un cambiamento indolore, ma è comunque necessario. Non succederà in un giorno o in un anno, ma non possiamo aspettare il prossimo secolo. E non sto parlando della crisi climatica (è nella lista, ma non ne voglio parlare ora), sto parlando della crisi umana che ci sta schiacciando inesorabile e crudele come solo il karma sa essere.

Se possiamo eliminare dalla nostra vita quello che non funziona più e non ci fa più bene, e possiamo farlo, allora possiamo allargare i nostri orizzonti e azzardare un discorso globale… umanitario. Si tratta proprio di un salto quantico impegnativo, quindi potremmo anche decidere di evitarcelo e di prenotare ora il nostro posto su una delle capsule di Space X  e lanciarci in direzione Marte. Molto meno faticoso e quasi indolore. Vero?

 

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