Comunicare lo sanno fare tutti. Giusto. Non tutti, però, ne sono consapevoli. Usiamo il nostro corpo, la nostra voce, le nostre scelte (o non-scelte), i nostri silenzi, le nostre azioni e tutto quello che ne consegue per comunicare al mondo chi siamo. Anche quando non lo vogliamo, comunichiamo al mondo chi siamo. Se il mondo ci osserva ci saprà leggere, altrimenti ci ignorerà. 

Ricevere il messaggio è una scelta. Posso starti di fronte e guardarti negli occhi senza per questo assicurarti che ti sto ascoltando, che ti sto leggendo. Potrei, ma anche no. La mia attenzione potrebbe venir meno e la mia mente potrebbe vagare ben lontano da te che mi stai parlando, che stai cercando di comunicare con me. 

Ricevere il messaggio comporta una buona disposizione all’ascolto e una chiara dichiarazione di intenti: mi interessi, mi interessa quello che stai dicendo, ci sono.  

Spesso se non siamo obbligati ad ascoltare, a prestare attenzione, scivoliamo sopra alle cose e (ben peggio) alle persone, come se non ci riguardasse, anche quando ci dovrebbe riguardare e anche piuttosto da vicino. Ci raccontiamo che non è importante. Ci raccontiamo che non possiamo ascoltare tutto e tutti quindi va bene passare oltre. Ci raccontiamo che abbiamo cose più importanti da fare, faccende più serie a cui dedicarci, pensieri più urgenti da seguire.

Succede che, di tanto in tanto, qualcuno ci obblighi in malo modo a fermarci e ascoltare. Trovare quel modo e applicarlo è Arte. Far sì che chi subisce il nostro “attacco” ce ne sia (dopo) anche grato è Perfezione.

Ogni tanto accade che l’Arte abbracci la Perfezione per risvegliare le coscienze. Io lo chiamo Miracolo. Voi fate un po’ come vi pare, ma cercate di non farvi scappare queste piccole possibilità di ascolto che vi potrebbero risvegliare la coscienza. Vi fareste un torto imperdonabile.

La campagna di sensibilizzazione di STOP THE TRAFFIK è un esempio di quanto possiamo dare per scontato cose che non lo sono, soltanto per salvaguardare il nostro comodo, la nostra sporcizia.  

 

“Ogni anno, a migliaia di donne viene promessa una carriera come ballerina in Europa Occidentale. Tristemente finiscono qui.” 

 

Buona visione.

 

Watch until end

Sad but true

Pubblicato da SA Wardęga su Domenica 8 settembre 2013

 

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