(115) Urlare

Va bene farlo, non tutto il tempo, ma ci sono occasioni in cui farlo è inevitabile. Non fa proprio bene, neppure a te, anche se è vero che se tieni tutto dentro rischi di implodere. Bisogna farlo nel modo giusto, nel momento giusto e con chi davvero se lo merita. Raramente avviene con modalità controllata, purtroppo.

Non mi piace urlare, me lo evito finché posso. In tutta la mia vita l’avrò fatto tre volte, me le ricordo benissimo, mi ricordo soprattutto come mi sentivo. Ero fuori di me, una cosa che mi ha spaventata. Se ci penso sto ancora male. La gente che urla mi fa venire la pelle d’oca, mi fa venire voglia di scappare il più lontano possibile.

Quando urli addosso a una persona crei un’energia violenta che ha ripercussioni che non puoi né valutare, né controllare. E se ci fai attenzione dentro di te qualcosa cambia. Non è proprio vero che ti senti meglio, ti senti vuoto.

Vuoto non significa che stai bene. Vuoto significa vuoto.

Quando senti che ti mancano di rispetto, urlare serve a poco. Andarsene funziona. Rende tutto inequivocabile. Un addio di questo tipo lascia il vuoto in chi ti sta urlando addosso, non dentro di te.

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