Ho già parlato di quello che penso di Greta Thunberg, ma ci ritorno volentieri perché non si può non parlare di lei proprio ora che sta facendo questo enorme casino mediatico. Tutti la conoscono ormai e la parte migliore di questo casino è il fatto che non ci sono mezze distanze: o stai con lei o stai contro di lei.

Se pensi che sia una ragazzina viziata, manovrata, fastidiosa e antipatica e pensi che stia dicendo un sacco di idiozie perché malata di protagonismo, allora te ne puoi inventare di tutti i colori. Un po’ come fanno i politici che infamano gli antagonisti per dimostrare – soltanto a parole – chi è il migliore.

Sul web, e sui social in particolare, ci sono umoristi che benevolmente la prendono in giro (e questo non è male, sia chiaro) e giornalisti in preda alla demenza senile che sputano tutto il loro veleno su chi proprio non se lo merita. A prendere nota di tutto si diventa scemi. Ma questo è il circo mediatico che alimentiamo ogni giorno e far uscire le belve dalla gabbia per ordinare loro di eseguire piroette e salti non è più fonte di stupore per nessuno.

Ebbene, rimane sotto tutto – anzi sopra tutto – lei: Greta Thunberg. Che è la ragazzina cresciuta in fretta capace di fronteggiare i potenti della Terra per apostrofarli con un diretto: come osate?

Eh. Sì, lei lo sa che stanno ridendo della sua età, dei suoi limiti, della sua veemenza. Che le sbatteranno addosso il loro cinismo dubitando delle sue lacrime di indignazione. Lei lo sa, è giovane mica scema. Eppure sta lì. E fa esattamente quello che si era proposta di fare: dire la sua. Che è un’opinione supportata dalla scienza, ma a chi frega niente della scienza quando diventa scomoda, fastidiosa, tignosa?

Ok, quindi Greta Thunberg sta facendo un bel po’ di casino. I ragazzi si stanno risvegliando nelle piazze, non è che la Terra si salverà per questo (questo articolo lo dice meglio di me: esquire.com/it/news/), ma siamo qui e ne stiamo parlando, ne stiamo scrivendo, ci stiamo discutendo da mesi. La tempesta mediatica funziona ed è sotto gli occhi di tutti.

Ora non è che serva a qualcosa che anche io dica la mia, ho solo introdotto l’argomento (come se ce ne fosse bisogno) per farvi vedere questo video, che è semplicemente quello che Greta Thunberg e gli scienziati ci stanno dicendo. Niente di più e niente di meno. Ma se lo avessero detto sottovoce, se lo avessero detto senza sbatterlo sui media, se lo avessero fatto come fino a qualche mese fa facevano (scrivendone e pubblicando trattati sulle riviste di settore) non sarebbe bastato. Ovvio.

Quindi eccoci qui. La tempesta mediatica forse ha raggiunto il suo apice in questi giorni, grazie all’intervento di Greta sul Climate Change all’ONU, ma non si può mai sapere con queste cose e io spero che questo sia soltanto l’inizio.

 

 

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