Perdiamo molto molto tempo nel decifrare i messaggi che ci arrivano dagli altri. Troppo tempo. Ne risparmieremmo a quintali se mettessimo da parte il nostro orgoglio e la presupponenza limitandoci a chiedere.
Chiedere il come e il perché, per esempio.
Le risposte che riceveremmo ci aprirebbero la porta alla sorpresa, alla meraviglia.
Mi succede con i ragazzi. Chiedere il perché e il come fa tutta la differenza, in loro – per le risposte che cercano dentro di sé – e in me.
Una cosa ho imparato, però: se non sai ricambiare a dovere le risposte che ricevi (con apertura mentale e senso dell’umorismo) rischi di bruciarti l’unica possibilità di costruire un ponte tra te e loro.
Coi ragazzi è così. Anche con gli adulti è così. Tra Esseri Viventi è così: le domande si fanno se si è pronti a ricevere le risposte, di qualsiasi tenore siano. Siamo abbastanza coraggiosi per affrontare tutto questo?
L’unica risposta ammessa è: sì.
Sì, dunque.
Sì.