E in un soffio vedi volare via quel che pensavi di poter trattenere per un po’, non per sempre – perlamordelcielo – soltanto per un po’. Niente da fare. Andato.
E non lo puoi sapere quant’è la frustrazione finché non la vivi. Non c’è modo per trattenere ciò che deve andare. Deve? Vuole, più che altro. È uno scontro di voleri, più o meno espliciti e più o meno consapevoli.
E anche se trattieni il respiro, anche se fai le mosse giuste, anche se dai il meglio di te, non serve a niente. A niente. E fai presto a dire potevo fare o dovevo fare o potevo dire o dovevo dire o potevo e dovevo non dire e non fare. Perché resti sola con la desolazione che ti si ritorce contro: certo che sei tu la responsabile. Chi altro?
Basta un soffio per prendere tutto quello che sei ora e ridurlo un niente, basta un soffio e anche se lo sai non ci pensi. Ci caschi ogni dannata volta, pensi sempre: stavolta è la volta giusta. Non lo è, forse non è mai la volta giusta per certe persone. Per altre sì, ma questa è un’altra storia.
Quindi ora che un soffio ha spinto lontano da te ciò che volevi tanto e un altro ti ha spinto addosso ogni tua paura centuplicata, che intendi fare?
Forse solo non dire, non fare, non pensare. Per un po’.
E dormire.
Il più possibile.
‘notte.