(275) Fumo

A far andare in fumo un progetto, un sogno, è un attimo. Ricominciare daccapo potrebbe richiedere una vita. Un’altra vita. Più che altro ti  costringe a chiederti se lo vuoi veramente, se puoi farcela o se è solo una storia che ti racconti.

Trascorrere così gli anni e vederli andare in fumo senza aver nulla tra le mani, se non te stesso, è disarmante. Ti toglie le forze.

Ho sempre pensato, però, che le cose che volevo avere non mi fossero dovute, che visto che valevano tanto dovevano per forza avere un prezzo alto e che non potevo delegare qualcun altro per il pagamento. Questo mi dicevo, ecco perché ho sempre trovato il modo di ricominciare, di progettare piantando bene i piedi per terra, sognando puntando alla Luna però.

Avevo ragione. Ora, in questo preciso istante, voglio scriverlo qui e dirlo a chiunque si trovasse a passare da qui (per abitudine o per caso): avevo ragione. Quindi se vi mancano le forze, se vi sentite stropicciati e state pensando di abbandonare i vostri progetti e di negare i vostri sogni: non fatelo, non ancora.

Aspettate ancora un po’, ricominciate ancora un po’, progettate ancora un po’, sognate ancora un po’. La vita vi darà ragione. Fidatevi di me. Fidatevi di quello che sentite in fondo al vostro stomaco: seguite quella cosa lì e rimandate la resa.

Avete ragione voi, solo che ancora non potete saperlo, ma io lo so. Non è fumo quello che vedete, è solo un po’ di nebbia, ma quella prima o poi si stanca e si ritrae. Rimanete lì e vedrete che bel paesaggio c’è sotto. Se è così per me può esserlo per tutti. Per tutti.

 

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