È come se tanto tempo fa mi fossi spinata la mano e quelle spine ancora non sono riuscita a togliermele tutte. Cioè, è passata una vita e ancora la metà sono qui e fanno un male boia.
Che non è quel dolore che ti vien voglia di tirare giù i santi e le madonne, è una cosa che esce ogni tanto quando ci prendi dentro. Tac. Ti ricordi di quella fottuta spina e ti dici che te la dovrai togliere prima o poi ma non ci riesci.
E non serve, forse, neppure ripensare a quando quella spina ti si è infilata nella pelle, basterebbe capire come fare per farsela uscire da lì. Maledizione.
Quindi la situazione è questa: sempre lo stesso fastidio, sempre la stessa reazione, sempre lo stesso dolore, sempre la stessa condizione. Loop.
Mi rendo conto che o me le tengo e smetto di lamentarmi o le tolgo e vedo come sto senza. Non è che le alternative si sprechino e non è che questo mi risolva il dilemma.
Ovvio che da sole non usciranno.
Ovvio che al momento ignoro bellamente cosa fare di mediamente intelligente per liberarmi dal filo spinato.
Sì, perché è un filo, è evidente che si tratti di un filo.
Buona o cattiva notizia?
Ma che ne so.