Il segreto perfetto è quello che potresti buttare in un bicchiere di vetro trasparente con dell’acqua fresca senza che nessuno riesca ad accorgersi della sua presenza. Sotto gli occhi di tutti. Tutti se lo bevono. Tutti inconsapevolmente.
Noi italiani siamo degli specialisti in questo: ci beviamo qualsiasi segreto maledetto senza farci caso. Non li vediamo proprio.
Agatha Christie direbbe: “Bisogna andare a cercare le cose, non aspettare che cadano in testa!”. Che potrebbe sembrare che non c’entri nulla, ma secondo me c’entra eccome. Ma non lo spiegherò. Vorrei andare oltre.
Avere un segreto non è mentire. Avere un segreto è scegliere di essere liberi. Liberi dagli occhi, dalle orecchie, dal tocco di chiunque. Quel segreto ti fa sgusciare via, ti fa leggero, ti fa potente. Intoccabile. Se un segreto non ti fa sentire così hai sbagliato tutto. Diventerà la tua rovina, conviene farlo uscire allo scoperto, dargli aria e fare in modo che il peso si disperda nell’etere senza più avvelenare le tue viscere.
Un segreto ti insegna l’ascolto più che la parola. Un segreto ti impone disciplina anziché superficialità. Un segreto ti accompagna al rispetto di quel che c’è e deve essere protetto. Ognuno di noi dovrebbe averne uno e se uno non ce l’hai ti consiglio di creartelo.
Che sia gioioso, che sia vitale, che sia soltanto tuo. Ora!
PS: ma davvero non avete capito perché ho messo la citazione della Christie in mezzo al post? Diamine!!!