Li guardo passare e li sto vivendo, ma li sento lontani. I giorni non si fermano – grazie al cielo – sono io che mi fermo ogni giorno a guardare il calendario.
Primo pensiero del mattino: che giorno è?
Secondo pensiero del mattino: cosa devo fare?
Terzo pensiero del mattino: quanto posso ancora dormire?
E mi alzo per far iniziare la giornata, per rispetto al calendario, per restare al passo con la vita – la mia? – o soltanto per non essere calpestata dalla vita degli altri. Sono prigioniera anche quando il calendario urla vacanza. Ci sarebbe da riderne, ma è venerdì e il proverbio recita:
Chi ride di venerdì piange per tre dì.
Che trappola mortale.