(187) Attesa

Attendere il momento giusto. Per quanto io odi ammetterlo, sembra che la mia esistenza si possa sintentizzare in questo concetto: attesa. E se volessi proprio dirla tutta, potrei anche ammettere che non è un modo scellerato di far passare il tempo per quanto riguarda me. Nel frattempo, infatti, io faccio.

Rimane seccante, però. Il momento giusto ha tempi giurassici, dentro di me succede tutto molto in fretta e aspettare che la vita soddisfi ciò che la mente ha già processato è sfinente. Ti senti sempre in ritardo, sempre un passo indietro.

L’attesa riempita di mille cose è l’unico metodo utile da adottare se voglio sopravvivere alla frustrazione della dilatazione spazio-temporale che mi affligge. E che sia chiaro che ci sono attese per cui proprio non ne vale la pena, appena te ne accorgi dovresti toglierle dalla lista. D’altro canto, essere parcheggiati in lista d’attesa non è cosa bella per nessuno.

 

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