Imposti il codice e il sistema funziona, semplice. Non possiamo farlo con il nostro corpo e neppure con la nostra mente, anche se ci vogliono convincere del contrario. Il cosiddetto potere della mente è illusorio.
Se la mente è in equilibrio, tutto in noi funziona bene. Verissimo. Allora significa che affinché la mente possa trovare e mantenere il suo equilibrio deve funzionare tutto bene? No, non necessariamente. Anzi, anche quando ci sarebbero i presupposti per garantire alla mente il suo sacrosanto equilibrio, la mente si ribella creando mostri spaventosi. La mente la stiamo ancora studiando, ma per quanto le neuroscienze abbiano scoperto e spiegato molto della mente umana siamo ancora lontani dalla comprensione.
La mente può dare al corpo messaggi fuorvianti e contraddittori e lui può andare in confusione compromettendo la propria funzionalità. Non puoi riprogrammarti per sistemare le cose, puoi iniziare a lavorarci sperando di migliorare le cose, tutto qui. Certo che le cose possono essere migliorate, certo, ma non subito e non con risultati stupefacenti. Piano piano, tra alti e bassi, tra frenate e accelerazioni, con non rari stop. E se vuoi continuare sta a te. E se vuoi mollare sta a te.
Il potere della mente è enorme, ma controllarlo rimane una chimera. Chi si illude di poterlo fare non è immune dal disastro. Non basta convincersi che il sole è freddo per evitare una insolazione.
Possiamo fare molto, non tutto ma molto: possiamo educare la nostra mente ad una visione positiva di noi stessi e del mondo, possiamo costruirci delle fondamenta solide sperando che bastino, possiamo aprirci alla comprensione e alla conoscenza, possiamo disciplinare i nostri voleri e il nostro ego, possiamo migliorare il dialogo interiore, possiamo modificare cattive abitudini e sostituirle con sane abitudini, possiamo cambiare la lista delle nostre priorità, possiamo agevolarci il vivere quotidiano, possiamo provare e possiamo crederci.
Non possiamo digitare un codice a prova di virus che sistemi in un colpo solo tutto il sistema. Sarebbe bello? Forse no, sarebbe però comodo. Non so utile, ma comodo sì. A che prezzo? Non lo so e, considerato tutto, non m’importa. Ho poco tempo e lo voglio impegnare a fare quello che posso fare. Ogni giorno, senza mollare, credendoci – a modo mio.