Va tutto bene? Positivo.
Che non è una risposta politica, non è una risposta comoda, non è una risposta con il sorriso sulle labbra. E’ semplicemente l’unica risposta possibile.
Se ci soffermiamo sui dettagli si offusca il concetto. I dettagli sono sempre troppi e sono per lo più inutili, fanno zavorra. Noi stiamo lì a contarli e ricontarli e loro non fanno altro che aumentare non solo di numero ma anche di portata.
Va tutto bene? Positivo.
Perché è così, il positivo non lo si trova nella perfezione, lo si estrae dalla realtà e lo sappiamo bene che la realtà è bastarda. Non fa mai quello che vogliamo noi. Cerchiamo di far combaciare il nostro ideale, che abbiamo alimentato con l’immaginazione e ostinatamente contro corrente per decadi, con ciò che possiamo tenere in mano.
Eppure nutrire un ideale mi sembrava un gesto positivo.
Mi sono persa tra i pensieri perdendo il filo. E’ positivo, erano solo dettagli da nulla. Fuori piove, io sono al sicuro, al caldo, con chi amo.
Va tutto bene? Sì. Positivo. Dannatamente positivo.