Ti sembra di aver raggiunto la massima profondità e poi scopri che la spirale ti sta risucchiano oltre. Puoi perderci la testa, la pressione è troppa.
La spinta alla conoscenza dovrebbe avere un limite massimo, oltre il quale non sia lecito andare perché la nostra condizione umana non ci permette azzardi di quel genere senza farci pagare care le conseguenze.
Certe nostre segrete complessità ci fanno avvoltolare in una condizione di precaria sicurezza, sommario equilibrio. Basta un colpo di vento e non ci troviamo più, risucchiati dalle tenebre o dalla luce, non fa alcuna differenza perché il dolore è comunque immenso. C’è da chiedersi come sia possibile passarne indenni. Infatti, non credo sia possibile.
E’ come alzare gli occhi al cielo mentre il cielo ti schiaccia. Sei tramortito da tutta quella grandezza e non ti opponi, non ti muovi.
La salvezza non è mai definitiva. Suppongo.