L’impressione è quella di star giostrando un centinaio di hula hoops e non poter fermarmi altrimenti cadono tutti. Ogni hula hoop, ovviamente, è un pensiero. Santo cielo che razza di fatica!
Quando ero ragazzina ero una campionessa di hula hoop (era giallo), minuti e minuti senza mai farlo cadere a terra, dalle ginocchia su fino alla gola. Non so se fossi brava perché avevo solo un pensiero in testa o se ero soltanto più in forma. Non voglio indagare.
La questione che mi si pone ora è: quale hula hoop devo far cadere per non rimetterci la salute mentale?
Non è una decisione difficile, a prima vista, ovvero: tutti quelli che non mi servono. Ok, ma quelli che non mi servono ora mi potrebbero servire tra un po’ e una volta che sono caduti recuperarli è un casino. Senza contare che molti di quelli che ora mi servono spero che non mi serviranno da qui a una settimana, quindi perché dannarsi l’anima per tenerli su?
Posso far cadere quelli che hanno poca forza per andare d’inerzia, certo. Credo che quelli cederanno appena mi cala l’energie, naturalmente. Mi dispiacerà perderli, per quanto siano inutili mi dispiacerà.
Sono fatta così: mi lamento e poi tengo duro finché non crollo. Che fastidio!