Ho fatto l’esercizio della bilancia nei miei lunghi anni di allenamento allo stoicismo. Buona o cattiva idea che sia non fa alcuna differenza, forse è il concetto di stoicismo il punto cruciale. Ci penserò prossimamente. Ora pensiamo alla bilancia.
Togli da una parte, metti dall’altra. Ritogli dall’altra e rimetti in questa. Sfinente.
Il punto è che se non fai caso alla bilancia rischi di ribaltarti da una parte o dall’altra, come quando sulla trave oscillante (al parco) ti sedevi e dalla parte opposta non c’era nessuno. Ti bloccavi lì, anche se stavi in piedi non funzionava. Se dall’altra parte si sedeva qualcuno più cicciotto di te: zooooooooop! Ti ritrovavi incastrato lassù e, finché il cicciotto non si toglieva, tu stavi lì con le gambe a raspare il vuoto e la voglia di piangere per essere stata così idiota da salirci in quella trave del cavolo anche se lo sapevi che andava a finire così.
Il cicciotto si rompeva presto di stare bloccato a terra e quando si alzava piombavi giù dando una di quelle culate che te le ricordavi per mesi. Un classico.
Ancora mi domando perché poi me le dimenticavo quelle culate e ritornavo a sedermi sulla trave del demonio.
Ho il sospetto che se trovo la risposta posso disfarmi della bilancia.