Non è quella che dici: non m’importa niente. Anzi. E’ quella che ti consente di rispettare la libertà di scelta di chi ami anche se non sei d’accordo, anche se non ti piace, anche se ti fa soffrire.
Non è mollare, gettare la spugna, dichiararsi sconfitto. No, sto parlando d’altro. Perché non è una guerra, ma è ricerca di ciò che è giusto fare.
Ti arrendi, semplicemente, al fatto che non è, non sarà, quello che tu desideri. Ti fai da parte e lasci andare la tua idea di quel che dovrebbe essere per accettare quello che è.
Credo, temo, sia un processo lungo una vita. Ho la sensazione che sarà tutto più semplice quando arriverò lì, all’arresa.
Mi domando quanto ci metterò.