(140) Risalita

Un ritornare in superficie dagli abissi, lentamente, a rischio embolia. Troppo lentamente, spendendo ogni risorsa soltanto per rivedere la luce. Il respiro che ti è mancato così a lungo fa fatica a riprendere il suo posto, si spezza e ci riprova come se non ci credesse ancora.

Così è, in effetti.

La risalita è cosa lunga, ci si fa i conti un po’ per volta e sembra non finire mai quel tratto di strada che davanti a te piano piano si consuma.

I pensieri hanno modo di farsi presenti, in loop, e se non fosse che stai risalendo ti fermeresti un attimo a discuterci. Fatemi godere la risalita! Non statemi addosso, già mi manca l’aria, già faccio fatica a riabituarmi alla luce, già ho l’ansia per quello che succederà là fuori, già me le sto immaginando tutte e non tutte sono belle… basta!

E poi. Poi la raggiungi la superficie. E ricominci.

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