Barbara Favaro

Se vuoi trovare la tua voce in mezzo a tutte le altre: siediti e scrivi.

Ormai ho preso l’abitudine di segnarmi quei micro-cortocircuiti che mi tengono sveglia la notte. Sono molti, dovrei scremare a monte e prima o poi lo farò. Questa settimana sono finita dentro una battuta di un personaggio (non citerò il film, tanto non è importante) che recitava più o meno così: (…) esiti perché la tua […]

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In questi giorni sono inciampata in una citazione del Marchese di Vauvenargues che mi è rimasta qui di traverso e che ora puntualmente riporto: L’arte di piacere è l’arte di ingannare. Prima di scrivere quello che mi sembra il punto centrale mi dilungherò sulla riflessione che mi ha occupato una parte dei neuroni per qualche […]

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Ci sono delle cose che al primo colpo mi fanno dire “wow!”, con cinque minuti di riflessione ulteriori mi fanno nascere mille dubbi, con altri cinque minuti di approfondimento mi fanno comparire una nuova via sinaptica. Questa settimana il premio “wow-ma-anche-no-e-invece-sì” lo vince l’artista Aram Bartholl con il suo progetto Dread Drops. Fase 1: la […]

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Tra una cosa è l’altra, tra una parola e l’altra, tra un’emozione e l’altra ci sono gli spazi bianchi. Bianchi perché vuoti? Vuoti perché pensiamo siano da riempire? Horror Vacui. In realtà, gli spazi bianchi servono per staccare una cosa dall’altra, una parola dall’altra, un’emozione dall’altra. Altrimenti sarebbe tutto attaccato, un filo continuo e infinito. […]

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Molti anni fa ho rinunciato al concetto di ovvio, ne avevo abbastanza di essere ingannata da quello che mi illudevo di intuire, dedurre, sapere. Dietro ogni ovvietà in cui mi andavo a rifugiare c’erano sorprese che avrei voluto evitare e che, invece, mi investivano senza pietà. Mancavo di immaginazione, evidentemente. Quindi passo indietro, prendiamo in […]

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Ogni tanto mi fisso con una parola [apparentemente random] e inizio a scavarla. Una sorta di buca nella quale infilarmi. Attorno la parola rimane intatta, ma io ormai ci sono dentro e da quella posizione mi illudo di poterla comprendere meglio. Non so perché lo faccio, immagino sia un tentativo di auto-rassicurazione, come se rendendomela […]

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Questa estate per me è strana, soprattutto emotivamente. Le storie che incrocio (ovunque) mi lasciano dei segni leggeri che mentre scendono si depositano qui e là e diventano più evidenti. Non se ne andranno. Visto che è una condizione benedetta, quando le cose scorrono senza traccia non è mai un buon segno, ho deciso di […]

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A volte si scrive con il cuore leggero, altre volte no. Alle volte un addio è di sollievo, altre volte no. Nelle “volte no” c’è il dolore, che in qualche modo deve essere maneggiato, in qualche modo deve essere processato, in qualche modo deve essere ingoiato e digerito. Assimilato. Ultimamente gli addii sono stati parecchi, […]

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