(46) Luna

Mi succede ancora e non penso smetterò mai. Guardare la Luna, come si guarda in uno specchio che ti rende più bella. Non so perché funziona, ma con me funziona. Mi sento meglio.

Se dovessi contare tutte le lune a cui ho rivolto il mio silenzio, senza alcuna richiesta in particolare, solo uno sguardo silenzioso, non mi basterebbero gli anni né i ricordi.

Stanotte dicono che sia la più grande mai vista dal 1948, ma qui sopra casa mia è nuvoloso e lei è lì dietro, piccola non grande.

Non importa. Lei è lì dietro, piccola, ma c’è. Sempre la stessa. Bellissima.

b__

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(1) Silenzio

Preferisco il silenzio. Non lo pratico abbastanza, ma dovrei. Funziono meglio quando sto in silenzio, quando non ho l’illusione di essere capita. Lasciamo stare l’essere compresa, quella è faccenda utopica, ma l’essere capita quando uso le parole è cosa che do (spesso e stupidamente) per scontato.

Tempo fa mi arrabbiavo (ma sono tutti stupidi!), poi ho creduto di capire (ma sono io la stupida!) e ora raccolgo tutto nel silenzio, in sospensione di giudizio. Rimane il dato di fatto: l’incomunicabilità non riguarda il resto del mondo. Riguarda me, riguarda tutti.

Ora do per scontato che le parole abbiano più vite contemporanee, più livelli d’esistenza, più facce e diverse intensità. Se guardo la cosa da questo punto di vista, sorrido.

Quante possibilità mi si aprono davanti. Quante!

b__

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