(152) Decollo

La fase di decollo è cosa delicata. Prendi velocità e ti stacchi dal suolo e poi con una certa costanza prendi quota. Tutto lì. Quello che può andare storto, però, richiederebbe una lista lunga – dal guasto al motore fino alla lepre che può attraversare la pista e colpire il carello.

Non è che per decollare a te serve sapere nei dettagli la rosa dei possibili disastri. Ti basta averne una parvenza di idea laggiù in fondo al tuo cervello, e ostinatamente ignorarla. Altrimenti il volo si trasforma in un incubo.

Non soffro il mal d’aereo, amo volare. Non dico che sia una cosa fisicamente che mi galvanizza (qualche fastidio lo sento), ma passa assolutamente in secondo piano e – ripeto – amo volare. Ovvero: decido di ignorare qualsiasi cosa mi possa togliere, o anche solo dimezzare, il piacere di spiccare il volo.

Detto questo: sento che sto decollando. Breve o lungo che sia/sarà il volo, so che la lista di tutto quello che può andare storto è consistente. Decido di ignorarla. Non vedo l’ora di staccarmi dal suolo per godere di quella nuova prospettiva che ti fa sentire le farfalle nella pancia.

Amo volare.

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(144) Prospettive

Sollevarsi dal letto e accorgersi che la testa sta già macinando come fosse sveglia da tre ore. Incredibile. Io che ci metto un’eternità a rendermi conto di essere ancora viva, appena sveglia, mi ritrovo addirittura a sorridere appena apro gli occhi – anche se è mattina presto. Incredibile.

Succede perché non c’è più in me lo spaesamento del adesso-cosa-faccio che è stato per anni il mio tormento più ostinato. No, non mi manca.

Se ti muovi in prospettiva, succede, a un certo punto succede. Non è un caso, non è fortuna, è inevitabile. Hai immaginato, hai lavorato sodo affinché ti succedesse e ora… eccolo qui.

A volte quando i tuoi desideri si realizzano ti accorgi che nel frattempo si sono sciupati e che in realtà non brillano come pensavi avrebbero brillato. Desiderare, però, vale sempre la pena.

Ci sono progetti di vita che non ti aspetti si concretizzino nel massimo splendore, ti basta che lo facciano perché sai che se ci riescono è un miracolo. Ecco, al momento quello che sono riuscita a concretizzare sta creando attorno a sé altre microparticelle di concretezza che mai mi sarei immaginata e che non potevo programmare. Brillano pure. Un miracolo.

Progettare in prospettiva è cosa saggia. Ripaga come meglio non si potrebbe desiderare. Parola mia.

 

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