(1012) Bluff

Mi piacerebbe poter vantare il contrario, ma non riesco mai a riconoscere un bluff raffinato al primo colpo. Quelli smargiassi sì, quelli evoluti no. E mi piacerebbe essere più furba, più sveglia, più intelligente, ma non lo sono mai abbastanza.

Il bluff, quello di classe, ha una grande struttura narrativa sotto. Si muove per raggiungere uno scopo chiaro, in un luogo preciso che ti viene nascosto finché non è troppo tardi per tirartene fuori. Bisogna avere pochi scrupoli e molto ingegno per bluffare da professionisti.

Ammetto che a un certo punto me ne accorgo, riesco nel lungo periodo a rilevare cadute di tono, incongruenze e scollamenti dello storytelling e riallacciando ogni scena alla fine ce la faccio: vedo l’inganno.

Ovvio che certe conseguenze me le prendo lo stesso, ma frenare risparmiandomi il crash finale è già qualcosa. Sono una che si accontenta, dopotutto.

Raramente riesco a perdonare chi bluffa spudoratamente per il proprio tornaconto a spese di qualcun altro, anzi, mai. Lo trovo uno spreco di energie impegnarmi ad essere misericordiosa con chi si merita le mazzate, soprattutto perché non sono programmata per la misericordia (questo in generale).

La cosa più strana è che ci sono personaggi in giro che non si rendono neppure conto di essere soltanto dei grandi bluff e agiscono come se l’autenticità fosse il valore che li contraddistingue. Si offendono pure, se qualcuno osa mettere in dubbio la loro buona fede. Scenate da non crederci. Davvero.

Non mi piace sparare sulla Croce Rossa, ma sui professionisti del bluff sì, senza pietà. Quello che mi rode è che non li riesco mai a intercettare in tempo utile, mi faccio sempre intortare dal concetto di “innocente fino a prova contraria”.

Ma la prova contraria mi cade tra le mani prima o poi. E da lì son mazzate. Garantito.

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(803) Insieme

La Treccani a questa voce dà il meglio di sé, a mio parere.

Insieme, come assieme o congiuntamente o in compagnia di, ha un significato che mi piace, ma che non riesco a sostenere alla lunga. Ci metto sopra un sacco di postille (a chi? per fare cosa? per quanto tempo?) e questo riduce drasticamente l’entusiasmo sulla questione. Non ci posso fare nulla, la vecchiaia sta rosicchiando il meglio del mio buon carattere originario.

Insieme, come contemporaneamente, mi riporta alla brutta abitudine di fare troppe cose, cose che si accavallano e che mi sfiniscono. In realtà, vorrei non fare tutto insieme, ma non ho ancora trovato il modo per fare una cosa per volta. Forse migliorerò, la vecchiaia toglie forze ed energie e in qualche modo ci si ingegna a fare poco e meglio. Ho speranza.

Insieme, come reciprocamente o a vicenda, quando prendi un impegno di comune accordo con qualcuno e ti proponi un arrivo, una meta. Mi piace, l’idea mi piace molto, sono rari i complici giusti con cui partire all’avventura, quelli che sanno mantenere la parola e non ti mollano quando le cose si fanno difficili. Riconoscerli prima a volte non ci si riesce, l’esperienza è sempre quella che può riuscire a metterti in guardia per tempo e la mia si è allenata un bel po’. Sono a bolla in questo caso.

Insieme, come un’aggregazione o una pluralità di elementi che si possono considerare un tutt’uno o un complessivo/globale sguardo, inteso in questo modo mi riporta a tutto quello che ho fatto fino a oggi, un coinvolgere intenti e sogni per realizzare piccole cose che potessero nutrire e gratificare tutti. Tentativi di fusione armonica che dieci volte su dieci ha funzionato, nove volte su dieci non gli è stato riconosciuto il valore nell’immediato. Fare il cinese sulla riva del fiume che aspetta passare il cadavere, ormai, è il mio must. Triste, ma vero.

E poi c’è l’insieme di scritti che si va a comporre, a redigere, a stilare, a scrivere, che utilizza quello che so fare e che voglio fare. Ancora non lo so il perché, ma forse è tardi per farsi certe domande. Forse è meglio metterle da parte e far finta di avere già le risposte e che le risposte siano abbastanza per continuare. Insieme? Sì, ma anche da sola. Ormai anche da sola, non riuscirei comunque a fermarmi.

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