(540) Questione

Questione di buongusto. Questione di buonsenso. Questione di buona educazione. La questione si pone, eccome!

Perché se non è previsto nel tuo DNA, il buongusto e il buonsenso è difficile farteli entrare nel sangue. Ci si potrebbe impegnare anni senza per questo riuscirci. La cosa peggiore è che chi è portatore di cattivo gusto e manca di sale in zucca non se ne accorge. Circola nel mondo seminando petardi come se niente fosse e lo fa con la scempiaggine di chi è convinto di stare nel giusto. La questione non riguarda loro, ma gli altri. Ti scoppia un petardo tra i capelli e ti si incendiano, ma il petardo te l’ha tirato un idiotone, tu che fai?

Se hai buonsenso spegni l’incendio e fai presente all’idiotone che ti ha danneggiato (se non ce n’hai, di buonsenso, gli spacchi la faccia), ma non risolvi nulla. La questione rimane congelata: l’idiotone resta un idiotone e tu resti lì coi capelli bruciati. Amen.

Non si porrebbe alcuna questione se gli idiotoni danneggiassero soltanto loro stessi, ci sarebbe un senso di Giustizia Divina in questo. Si dormirebbe tranquilli. Invece no, non è mai così. Le conseguenze rimbalzano su chi non c’entra un tubo. E lì parte l’embolo.

Una questione da risolvere? Risolvere come? Con il buonsenso. Con il buongusto. Con la buona educazione. Massì, facciamoci del male, illudiamoci ancora e ancora. In fin dei conti non c’è questione che tenga, siamo destinati a estinguerci e in malo modo. E sia!

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