(930) Scempio

Notre-Dame de Paris è andata in cenere. Guardiamo le immagini della cattedrale che rossa di fiamma ci dà l’addio e non possiamo crederci. Non possiamo crederci. In realtà non ci interessa neppure sapere il motivo dello scempio, sappiamo solo che era lì e ora c’è il suo scheletro che si consuma e non possiamo fare niente per salvarla. 

Ogni volta che la vita ci dà questa lezione ci prende di sorpresa. C’è sgomento, annichilimento. Guardi la tua esistenza andare in cenere e non c’è niente che tu possa fare per fermare le cose. Troppo tardi, dovevi pensarci prima. Troppo tardi. Dovevi pensarci prima. 

Non ci hai pensato per noncuranza, per disattenzione, per idiozia. Non cambia nulla, resta il fatto che sei stato artefice della tua stessa disfatta e ora assisti al rogo devastante e dentro muori. 

Le cose non sono pensate per vivere in eterno, neppure le cose della natura, si trasformano continuamente e noi questo non lo abbiamo imparato, non la vogliamo proprio capire. Senza cura, senza attenzione, senza vigilanza, senza la nostra presenza le cose vanno in fumo. 

Notre-Dame se risorgerà sarà soltanto la sua copia. Per fortuna con la nostra vita possiamo fare di meglio, possiamo ricostruirla su basi più solide restando però originali. Necessariamente dovremo guardarci dentro e trovarci in quell’origine che è solo nostra. A qualcosa sarà pur servito veder morire il nostro vecchio Essere, no? Ora sappiamo che possiamo spingerci soltanto fino a un certo punto o saremo costretti ad assistere annichiliti all’ennesima fiammata letale.

Abbiamo imparato la lezione.

Certo.

Come no. 

Buonanotte.

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