Il giudizio è quella cosa che quando lo si mette, ti dicono, riesci a far funzionare la tua vita. Non mi risulta. Credo sia un altro di quegli insegnamenti travestiti che ti possono rovinare l’esistenza. Non perché mettere giudizio non sia cosa da fare, ma perché non risolve nulla… piuttosto complica le cose.
Giudicare il mondo a seconda del nostro metro non è una pratica che si può dismettere, lo si fa per sopravvivenza e siamo qui per sopravvivere. Giudichi ciò che senti che sia bene e ciò che senti sia male, se hai abbastanza sale in zucca (sei hai messo giudizio?), perché da qualche parte devi stare e la tua scelta determina l’andamento della tua esistenza. Causa-effetto.
Il fatto che qualcuno può convincerti che il bianco è nero e il nero è acquamarina, è un rischio, ma non puoi dare la responsabilità a nessuno se ti lasci abbindolare in modo ridicolo. Il giudizio nei confronti di te stesso non lo puoi sotterrare, ti uscirà fuori a ogni passo perché ha una voce che non si spegne.
Puoi usare la cosa come vuoi, ovvio, puoi riversare le tue miserie sugli altri oppure prendere atto della tua condizione e iniziare a lavorarci sopra, per evolvere. Evolvere o involvere: questo è il problema.
Questo pippone non è rivolto a nessuno in particolare, è una riflessione che oggi mi ha tenuta occupata e che ho scritto con la speranza che mi porti da qualche parte. Perché è lunedì, perché ho valutato che i Premi Nobel sono cosa morta (o che deve morire adesso), perché scrivere di cose frivole non mi viene proprio, perché non è che sono tenuta a nulla e mi sento libera di giocarmi così la pazienza di chi mi viene a leggere.
Pecco di superbia? Macché, sono soltanto in cerca di argomenti che abbiano senso…
L’amore non ha miglior ministro che l’occasione.
Lo ha scritto Miguel de Cervantes, e nel mio piccolo lo giudico ancora un capolavoro di concetto.
Ho incontrato diverse occasioni per fare le cose per bene in questi mesi, non me le sono fatte scappare perché temo il giudizio che ho di me stessa. Essere la persona che vorrei essere non viene da sé, bisogna mettercisi d’impegno e impegnarmi è una cosa che mi viene naturale quindi non c’è nulla di che vantarsi.
Quello che sto mettendo in dubbio è però il rovescio della medaglia: mi sono accorta di tutte le volte che ho ricevuto amore? Perché se me ne è sfuggita qualcuna sarebbe il caso di chiedere scusa.
Lo faccio ora. Qui.
Starò più attenta d’ora in poi.
Promesso.
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