(310) Link

Il nostro cervello procede per collegamenti. Da A a B e via discorrendo. Se un passaggio salta ci facciamo una domanda fondamentale: tutto bene? Ecco, chi non se la fa pecca di distrazione e potrebbe costargli caro.

Procediamo così, di link in link, e si potrebbe anche dire di causa in effetto, perché è così che il gioco funziona. Faccio o dico una cosa e ci saranno le conseguenze del caso (prevedibili e anche no). Se pensiamo che gli eventi non abbiano cause e non producano effetti siamo decisamente idioti.

Ora: basterebbero questi due accorgimenti da nulla a salvarci la pelle, il più delle volte. Non una mente geniale, una mente semplice che sa andare da A a B e che sa che quello che è non può che essere una risultanza di quel che è stato sa salvarsi la pelle.

Procedere di link in link ci permette di esplorare, di allenare la logica e di azzardare grammi sparsi di felicità ogni tanto.

Noi pensiamo, però, che ignorando i link le cose non ci toccheranno. Ovviamente sbagliamo, ovviamente in una recondita parte del nostro cervello ne siamo coscienti, ovviamente preferiamo il lento suicidio.

Per quanto io mi sforzi non riesco a trovarci del buono in questo. Eh.

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