(1067) Convincere

Ci hanno un po’ convinto che il mondo andrà in malora vero? Ce la stanno mettendo tutta e ci hanno quasi convinto. Vedo che ci manca la gioia. Anche solo per andarsi a mangiare un gelato o farsi una passeggiata o guardare le stelle, ci hanno proprio rubato la gioia.

Lo hanno fatto massacrandoci di notizie atroci. Morti esplosi, morti torturati, morti a causa di calamità naturali o di incidenti dolosi, morti di malattie e morti suicidi. Ci parlano di morte continuamente, ce la fanno vedere e respirare senza tregua. Ci hanno quasi convinto che il peggio sta per arrivare.

E noi non ci arrendiamo, noi progettiamo di fare famiglia e avere dei figli, ma ormai senza troppa gioia perché la preoccupazione ci ha tolto il sonno e l’ansia ci mangia l’anima.

Ci siamo incattiviti, ci siamo inariditi e non ce ne rendiamo neppure conto.

Guardiamo l’orizzonte cercando di indovinare da dove arriverà la prossima tempesta sperando di vederla in tempo e di schivarla, di nuovo, di poterla giocare e allontanare da noi la fine.

Mi domando quando è iniziato tutto questo, con la bomba atomica? Mi domando, soprattutto, se sia possibile fermare questa politica di annichilimento della gioia e salvare la nostra mente dandole un po’ di speranza. Non lo so, dovrebbe esserci un risveglio di massa, una rivoluzione gioiosa (e non sto parlando del Beach Tour di Jovanotti santocielo!). Dovremmo trovare il modo per far sì che ci importi ancora.

Ma ci importa ancora? Diavolo, a me sì!

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(882) Gente

Tanta, ovunque, sempre. Trovare un luogo dove non ce ne sia almeno una manciata è un’utopia. Siamo in tanti. Tantissimi. 

Facciamo di tutto per ritagliarci il nostro piccolo spazio nel mondo e va a finire che non è mai solo nostro, c’è sempre qualcuno tra i piedi. Ovvio che ti viene il nervoso e inizi a sbottare sul fatto che ti senti invaso. C’è un’invasione di Esseri Umani! 

Allora ti verrebbe voglia di prendere il primo treno per casa-di-dio e fermarti lì a goderti… il nulla. Il nulla. Certo, ci potrà essere la Natura attorno a te, e il nulla. Ci potranno essere animali attorno a te, e il nulla. Il nulla ci sarà sempre. A meno che tu non accogli nel tuo spazio un altro Essere Umano. Il nulla si riempirebbe di un significato che solo tra simili è possibile cogliere. Il nulla scompare se un Essere Umano si connette con un altro Essere Umano. 

Come si fa per crearsi una connessione con Madre Natura? Si entra in una dimensione che non è la nostra, è la sua. Perfetto. Entri nel suo mondo, dominato da una logica che non riuscirai mai a comprendere davvero fino in fondo, e ti lasci trasportare. Come ci si connette con gli altri Esseri Viventi  (animali, insetti ecc.)? Dimenticandoci di chi siamo, della nostra modalità di pensiero e d’azione. Ci modelliamo seguendo la loro natura per azzardare un contatto. Perfetto. Ci dimentichiamo per qualche istante di noi perdendoci in un transfert che riteniamo utile affinché si possa creare una sorta di empatia simpatica, sperando vada dritta. D’altro canto sono sempre Esseri Altri rispetto a noi. 

Come si fa, invece, tra noi Esseri Umani? Si va in presa diretta, il confronto non ha altre strade se non quelle che il nostro pensiero ci propone solitamente. E il feedback che riceviamo percorre le stesse vie. Sembra che non ci sia fatica in questo darsi senza filtri. Ci guardiamo negli occhi e ci diciamo silenziosamente: “Certo che sei tu, sei come me, ti riconosco”. Perfetto. 

Eppure è faticoso, è pericoloso, è una lotta. Eppure abbiamo bisogno di staccarci, di allontanarci, di renderci estraneo qualsiasi umano sulla faccia della Terra per ritrovarci e smettere di confonderci con i nostri simili. Ci allontaniamo per cercare Madre Natura, e il suo sostegno, in poche parole. Eh.

Giro giro tondo, casca il mondo, casca la Terra… e tutti giù per terra.

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