(144) Prospettive

Sollevarsi dal letto e accorgersi che la testa sta già macinando come fosse sveglia da tre ore. Incredibile. Io che ci metto un’eternità a rendermi conto di essere ancora viva, appena sveglia, mi ritrovo addirittura a sorridere appena apro gli occhi – anche se è mattina presto. Incredibile.

Succede perché non c’è più in me lo spaesamento del adesso-cosa-faccio che è stato per anni il mio tormento più ostinato. No, non mi manca.

Se ti muovi in prospettiva, succede, a un certo punto succede. Non è un caso, non è fortuna, è inevitabile. Hai immaginato, hai lavorato sodo affinché ti succedesse e ora… eccolo qui.

A volte quando i tuoi desideri si realizzano ti accorgi che nel frattempo si sono sciupati e che in realtà non brillano come pensavi avrebbero brillato. Desiderare, però, vale sempre la pena.

Ci sono progetti di vita che non ti aspetti si concretizzino nel massimo splendore, ti basta che lo facciano perché sai che se ci riescono è un miracolo. Ecco, al momento quello che sono riuscita a concretizzare sta creando attorno a sé altre microparticelle di concretezza che mai mi sarei immaginata e che non potevo programmare. Brillano pure. Un miracolo.

Progettare in prospettiva è cosa saggia. Ripaga come meglio non si potrebbe desiderare. Parola mia.

 

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