(75) Donna

Me lo sto chiedendo da troppo tempo che cosa sia una donna. E’ che ogni risposta che ho trovato in questi anni non mi è mai bastata. Ho sempre voluto guardare oltre. Più a fondo.

C’è sempre di più di quel che una pensa di trovare dentro di sé, specialmente quando la domanda ti riguarda da vicino.

No, non mi è mai bastato la versione di “donna” che mi è stata data (diversa, ma sempre uguale) durante questi miei tanti anni di crescita. Perché donna lo sono dalla nascita e non per scelta. O forse sì.

Sì, risceglierei di essere donna, ora che ho un quadro abbastanza dettagliato della questione, anche se non completo. Grazie al cielo ancora non completo. Le donne che ho incontrato nella mia vita non mi sono sempre piaciute, non le ho riconosciute tutte come sorelle. Da certe sono fuggita nello scoramento di una comunicazione impedita dai troppi specchi.

Rimangono, però, le donne che sono e sono state Maestre. La loro bellezza perdura, oltre il tempo e il ricordo che non appassisce. Essere quel tipo di donna è stata l’ambizione che ho curato in silenzio. Chissà se un po’ mi sono avvicinata a loro. Sempre troppo poco, comunque, sempre troppo poco.

Essere donna non è complicato dal fatto che sei donna, viene complicato da chi donna non lo è.

Non ho nient’altro da dire al riguardo. Non adesso.

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