(54) Geroglifici

Tutto sta nel trovare il codice d’entrata e poi mettersi lì a tradurre tutto. Pezzo per pezzo, parola per parola. Non solo: azioni, pensieri non detti, incontri, addii, chiusure, apertura, inizi, fini. Ogni singolo dettaglio. Siamo esseri antichi, e questo è un fardello che dovremmo portare con più leggerezza perché è un valore aggiunto più che un peso.

Se lo prendi come esercizio quotidiano, prima o poi, vedrai quei segni indecifrabili che compongono la geografia della tua esistenza assumere un significato.

Non è detto che il significato ti piaccia. In realtà, non è tenuto a farti piacere. Lui se ne frega, è più forte di tutto, anche del tuo giudizio. Sicuramente più forte di ogni fraintendimento, tanto nonostante te al dunque ci arriva.

Questi geroglifici che ci sostengono come una ragnatela, noi siamo il ragno, sono affascinanti. Lo credo davvero. Sono segni che riconosci, anche se spesso lo neghi, e che alla fine hanno la meglio e ti incantano.

Ho spesso davanti a me questo papiro, dove i geroglifici, che ormai conosco perché me li rigiro dentro da molto molto tempo, mi parlano e mi spiegano e mi incantano.

Oggi ne vado fiera.

b__

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